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Visita mantova

FIORE ALL'OCCHIELLO DEL RINASCIMENTO​

Mantova è un gioiello d’arte e di architettura italiana che impreziosisce la Lombardia. Costruita intorno a tre laghi alimentati dal fiume Mincio, è la città di Virgilio e dei Gonzaga caratterizzata da un fascino che travolge e arriva dritta al cuore di chi la visita e non la dimentica più.

I consigli di residenze gonzaga

palazzo ducale

La più antica fra le residenze in cui abitarono i Gonzaga e un ulteriore testimonianza del prestigio acquisito nei secoli dalla famiglia. Fu costruito tra il XIII e il XVIII secolo, subendo diverse modifiche per assecondare il gusto estetico delle diverse epoche. I Gonzaga ospitarono nel palazzo i migliori artisti dell’epoca – pittori, architetti e decoratori – che con le loro opere trasformarono le diverse stanze e resero il complesso sempre più bello e grandioso Il complesso museale è suddiviso in tre aree principali: il castello di San Giorgio con la camera degli sposi di cui vi ho accennato prima, la Corte Vecchia e la Corte Nuova. È considerato il più grande complesso architettonico museale italiano che al suo interno racchiude ampie stanze, affreschi, chiese, portici, torri, cortili e giardini. Per la visita dovete tenere in conto qualche ora, l’ideale è visitarlo la mattina quando il livello di concentrazione in genere è maggiore.

I CONSIGLI DI RESIDENzE GONZAGA

Duomo di Mantova

Sul lato corto della piazza trovate il Duomo, o Cattedrale di San Pietro, edificato nell’XI secolo ma nel corso degli anni ha subito diversi rifacimenti tanto da sfoggiare diversi stili che convivono armoniosamente. La torre campanaria è romanica, la facciata principale è tardo-barocca mentre la fiancata destra gotica in cotto rosso. All’interno presenta una struttura architettonica molto particolare a cinque navate separate da colonne corinzie. È luogo di culto principale della città di Mantova anche se l’ho trovato meno maestoso della Basilica di Sant’Andrea (punto 9). L’ingresso è gratuito. Probabilmente entrando nel Duomo non avrete la stessa impressione di grandiosità che vi ha assalito entrando nella Basilica nella ma vale comunque la pena di visitarlo. Da Piazza Sordello, sempre a piedi imbocchiamo Via Broletto e raggiungiamo Piazza delle Erbe, il salottino della città.

I CONSIGLI DI RESIDENzE GONZAGA

Piazza delle Erbe

Così chiamata perché da tempo vi si svolge il tradizionale mercato di frutta e verdura. Sotto i portici che conducono alla piazza troviamo numerosi negozi, bar e trattorie. Potrebbe essere il luogo ideale per una sosta golosa ma ci non lasciamo distrarre, puntiamo dritto al vero cuore di Mantova, Piazza delle Erbe, una piazza molto frequentata e vivace, di dimensioni contenute ma piena di storia. Se in Piazza Sordello si affacciano i principali edifici storici della città qui trovate, a mio parere, quelli più affascinanti: il Palazzo della Ragione e la Torre dell’Orologio, che occupano tutto un lato della piazza, la Rotonda di San Lorenzo, la Casa del Mercante.

I CONSIGLI DI RESIDENzE GONZAGA

Rotonda di San Lorenzo

La chiesa dalla pianta rotonda più antica della città. Non ci sono documenti a testimonianza ma dalla sua peculiare architettura si ipotizza che sia stata fondata tra la fine del XI secolo e l’inizio del XII per desiderio della contessa Matilde di Canossa. Esternamente presenta un’architettura molto semplice ma entrando sarete investiti da una sensazione di stupore. Nel 1579 la chiesa fu chiusa al culto per volere di Guglielmo Gonzaga e per oltre trecento anni fu inglobata tra le case e le botteghe circostanti. Sarà solo agli inizi del XIX secolo che l’abbattimento dei fabbricati a fianco della Torre dell’Orologio la riporta alla luce. Venne liberata dalle parti architettoniche non pertinenti ed iniziarono i lunghi lavori di recupero e di restauro. Oggi è gestita e tutelata dall’Associazione per i Monumenti Domenicani e ovviamente è stata riaperta al culto. L’ ingresso è gratuito, o meglio, ad offerta.

I CONSIGLI DI RESIDENzE GONZAGA

palazzo te

Palazzo Te è la villa suburbana commissionata da Federico II Gonzaga, marchese di Mantova e figlio di Isabella d'Este, a Giulio Romano come luogo destinato all' "onesto ozio". Il Palazzo prende il nome dall'isola del Te, sulla quale sorgeva prima che il lago Paiolo fosse bonificato. I lavori di costruzione iniziano nel 1525 e si protraggono fino al 1535. Giulio Romano progetta un'architettura ispirata al modello della villa romana e un pregevole ciclo di affreschi in cui l'artista fonde esperienze raffaellesche e michelangiolesche. Il piano superiore accoglie le Collezioni civiche: la donazione "Arnoldo Mondadori" con quadri dei pittori Federico Zandomeneghi e Armando Spadini, la collezione mesopotamica "Ugo Sissa", la Sezione Gonzaghesca relativa a coni, punzoni, monete, pesi e misure dell'antico stato dei Gonzaga, la Raccolta "Giuseppe Acerbi" di reperti provenienti dall'Antico Egitto.